Approciarsi con i non vedenti può sembrare complicato, ma con un po’ di umorismo e qualche consiglio pratico, diventa semplice e divertente. Ecco una guida spiritosa per rompere il ghiaccio!
Chi sono i non vedenti?
I non vedenti sono persone che, guarda caso, non vedono! Ma non preoccuparti, non sono alieni né creature mitologiche. Sono individui comuni con una visione un po’ speciale del mondo, che spesso si orientano con gli altri sensi e un bel sorriso. Ecco come puoi approciarti con loro in modo semplice e divertente:
- Usa i nomi per salutare
Quando conosci il nostro nome, usarlo per salutarci è sempre una buona idea. Dire “Ciao Michele” mi fa sapere con certezza che stai parlando con me. È un po’ come avere un radar per le persone: ci aiuta a capire che sei proprio tu!
- Presentati chiaramente
Quando ti presenti a noi e ci dici il tuo nome, crei un legame che non possiamo fare visivamente. Ad esempio: “Ciao, sono Marzia, la direttrice del negozio” o “Ciao, sono Davide, ci siamo incontrati un paio di volte alla fermata della metropolitana.” Questo è il modo giusto per approciarsi con i non vedenti e ci aiuta a identificarti meglio. Immagina di essere un detective privato che raccoglie indizi vocali!
- Specifica chi sei e dove ci siamo incontrati
Dire “Ciao Michele, sono Roberta del negozio di fiori” attira la nostra attenzione e ci fa sapere con chi stiamo parlando. Poi possiamo avere una normale interazione. È come mettere un’etichetta sulla conversazione, così sappiamo subito chi sei.
- Le voci possono confondere
Spesso è difficile identificare qualcuno solo per la voce, anche se ti conosciamo bene. I suoni circostanti, come il traffico o i bambini che giocano, possono interferire. È come cercare di ascoltare una canzone preferita mentre il DJ cambia continuamente stazione radio!
- Annuncia sempre la tua presenza
Stare in silenzio e non annunciare la propria presenza può essere inquietante, anche spaventoso, per chi di noi è cieco. Usa semplicemente la voce e dì “Ciao.” È come un cenno di saluto per chi vede: ci fa sentire inclusi e riconosciuti.
- Segnala quando vuoi stringere la mano
Se vuoi stringerci la mano, è utile farcelo sapere. Molti di noi non vedono il tuo gesto. Dire qualcosa come “Sto tendendo la mano per stringere la tua” funziona benissimo. È come un piccolo tutorial per evitare momenti imbarazzanti.
- Saluta quando te ne vai
Per favore, salutaci quando te ne vai, dicendo “Ci vediamo dopo” o “Devo andare”, per evitare che continuiamo a parlare con qualcuno che non c’è più. È un po’ come chiudere una chiamata telefonica: ci aiuta a non restare appesi!
- Offri aiuto, ma chiedi prima
Se vedi un non vedente che sembra aver bisogno di assistenza, offri aiuto ma chiedi prima se è necessario. Non partire in quarta! Ad esempio, “Posso aiutarti a trovare qualcosa?” In questo modo, ci sentiamo rispettati.
- Non afferrare mai senza avvisare
Per approciarsi con i non vedenti, non afferrare mai il braccio o la mano di un non vedente senza avvisare. Potrebbe essere spaventoso! Invece, offri il tuo braccio e dì “Vuoi che ti accompagni?” È come essere un cavaliere dell’era moderna.
- Descrivi ciò che ti circonda
Quando siamo in un nuovo ambiente, descrivi ciò che ti circonda. Ad esempio, “C’è un tavolo davanti a te a circa due passi.” Questo ci aiuta a creare una mappa mentale. È un po’ come avere un navigatore GPS umano!
- Non usare espressioni evasive
Evitare frasi come “là” o “qui” senza contesto. Specifica direzioni e distanze, come “Alla tua sinistra” o “A tre metri davanti a te.” È come dare indicazioni stradali chiare.
- Rispetta i nostri spazi
Non toccare il nostro bastone bianco o il cane guida senza permesso. Sono estensioni dei nostri sensi e toccarli è come invadere il nostro spazio personale.
- Non cambiare disposizione degli oggetti
Se ci hai aiutato a posizionare qualcosa in un certo modo, non spostarlo senza avvisarci. La coerenza è importante per noi, è come giocare a “trova l’oggetto
misterioso” ma senza volerlo!
- Parla direttamente a noi
Non parlare attraverso il nostro accompagnatore come se non fossimo presenti. Parla direttamente a noi. È come conversare con qualcuno senza guardare il telefono: più personale e rispettoso.
- Sii paziente e ascolta
Sii paziente se abbiamo bisogno di più tempo per fare qualcosa. La fretta non è mai amica della precisione, soprattutto per noi. Un po’ di pazienza ci può portare molto lontano.
- Usa un tono normale
Non c’è bisogno di urlare o usare un tono condiscendente. Parla normalmente, come faresti con chiunque altro. Non siamo né sordi né bambini!
- Non ti preoccupare troppo degli errori
Se commetti un errore, non preoccuparti troppo. Un po’ di umorismo aiuta sempre. È come cadere e rialzarsi con stile: fa parte dell’apprendimento.
- Chiedi feedback
Se non sei sicuro di come comportarti, chiedi! “Sto facendo bene?” È un modo semplice per migliorare e mostra che tieni a fare le cose nel modo giusto. Quindi, quando ci noti, dì “Ciao”, presentati e impara il nostro nome. La prossima volta che ci incontreremo, sapremo chi sei e potremo condividere un
riconoscimento amichevole insieme.
Abbiamo un po’ scherzato su come approciarsi con i non vedenti ma, resta inteso, i consigli sono seri! Per chi desidera ulteriori informazioni, è possibile contattare Disabilincorsa per qualsiasi domanda o supporto.