Ti piacerebbe aiutare le persone ipovedenti e non vedenti a realizzare i propri sogni in ambito sportivo? Allora questa è l’occasione che fa per te: hai la possibilità di diventare guida volontaria per praticare ciclismo in tandem con ipovedenti e non vedenti mettendo a disposizione il tuo tempo e soprattutto la tua solidarietà.

Come funziona

Che cosa devi fare per diventare guida volontaria tandem ipovedenti e non vedenti? È tutto molto semplice: come puoi ben immaginare, le persone ipovedenti e non vedenti non hanno la possibilità di andare in bici da sole, ma necessitano di un supporto: ecco, quindi, l’idea di un tandem per non vedenti guidato da un volontario.

La vista è il senso più importante per chi guida una bici, ed è per questo che nell’ambito dello sport disabili amatoriale c’è bisogno di volontari. Se vuoi renderti protagonista di un bel gesto, questa è un’opportunità che non puoi lasciarti scappare: con un piccolo investimento in termini di tempo, consentirai a diverse persone ipovedenti e non vedenti di praticare ciclismo.

Ipovedenti e non vedenti e ciclismo: che cosa c’è da sapere

Grazie alla guida in coppia di una bicicletta tandem anche le persone non vedenti e ipovedenti possono godere della bellezza di una pedalata in città o in mezzo alla natura.

Non temere non occorre alcun patentino per fare la guida volontaria, ma solo la voglia di condividere tempo e passione.

guida volontaria per il tandem con ipovedenti e non vedenti
Michele e Marco con il loro tandem

Non sali in sella da tanto tempo? Non ti preoccupare: non c’è bisogno di atleti professionisti o di campioni, ma solo di persone che siano interessate a mettere a disposizione il proprio tempo per aiutare gli altri. E poi, pensaci bene: pedalare farà bene anche a te, ti permetterà di scoprire posti nuovi e ti offrirà l’occasione di entrare in contatto con persone che non conosci.

Che cosa devi fare

Quindi, se hai deciso di cimentarti in questa avventura, non devi fare altro che contattare Disabilincorsa per capire come procedere. Sarai, così, protagonista di un progetto di inclusione che ti farà stare bene, sia a livello fisico che sul piano psicologico.

Pensaci un po’: avrai l’opportunità di praticare regolare attività fisica, farai stare bene tante altre persone e proverai la gioia di aver messo a disposizione il tuo tempo a beneficio di chi ne ha bisogno!