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Daniela e Renato primo passaggio in corsa staffetta 9 aprile 2016 Treviglio

FAQ- PODISMO

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Mi piacerebbe accompagnare una persona non vedente nella corsa: posso farcela?

Sì, stai pure tranquillo: ricoprire il ruolo di guida è molto meno complicato di quel che si possa immaginare. Di certo iniziare a pensare che è un compito impossibile vuol dire partire con il piede sbagliato. Occorre rilassarsi e avere la certezza di divertirsi e trascorrere il proprio tempo in maniera piacevole.

È normale che chi non ha ancora maturato esperienza in questo ambito si possa sentire un po’ inadeguato, magari per paura che l’altra persona inciampi, oppure per il timore di non riuscire a sincronizzare il proprio ritmo. Al tempo stesso, può essere che si sia frenati dall’ansia di dire o di fare qualcosa di sbagliato. Ma non c’è niente da temere.

D’accordo, ma in concreto come funziona?

A dir la verità, non esiste un solo metodo a cui fare riferimento, e si possono adottare soluzioni diverse a seconda delle preferenze e delle esigenze del non vedente. C’è chi, per esempio, ha bisogno di un cordino legato al polso, tenuto in mano dalla guida, e si lascia guidare in questo modo. In altri casi il non vedente tiene in mano l’estremità di una fettuccia che all’altra estremità viene tenuta dalla guida.

Proprio la guida deve essere brava nel tirare o al contrario nell’allentare la presa, in modo da segnalare la presenza di ostacoli o di buche. A volte la persona non vedente decide di tenere il gomito della guida con la mano. Se la strada è priva di ostacoli, si può essere guidati anche solo a voce.

Ma c’è bisogno di un patentino per correre insieme con un non vedente o con un ipovedente?

No, non serve alcun patentino, ma questo non vuol dire che l’impegno possa essere preso sottogamba: se decidi di assumere il ruolo di guida volontaria poi devi assumerti tutte le responsabilità che derivano da questa funzione. Insomma, nessuna licenza, ma devi essere molto motivato e soprattutto avere tanta forza di volontà per riuscire a dare il meglio di te. Così, potrai innescare un circolo virtuoso all’insegna della solidarietà, che sarà di beneficio sia per te che per le persone che accompagnerai.

Va bene, mi avete convinto: e adesso che cosa devo fare?

Contattaci, così puoi porci tutte le domande che ritieni opportune o chiedere altre delucidazioni. Se sei convinto, poi, puoi subito candidarti e mettere a disposizione il tuo tempo e la tua gentilezza.