Organizzare uscite in tandem: dietro ogni giro, un grande sforzo collettivo
Chi guarda una coppia in tandem – una persona cieca e una guida – vede armonia, velocità, fiducia. Ma raramente si immagina tutto quello che serve per arrivare lì.
Organizzare uscite in tandem , per Disabilincorsa, significa affrontare ogni volta una vera sfida logistica, umana e tecnica.
Ecco perché oggi è importante raccontare cosa c’è dietro. Perché chi guarda possa capire. E, magari, decidere di aiutare.
Cosa serve per ogni uscita?
Per organizzare uscite in tandem , servono almeno:
– una persona cieca che voglia partecipare,
– una guida preparata, disponibile, presente,
– un tandem funzionante,
– un percorso sicuro e accessibile,
– la disponibilità degli orari, del meteo, delle energie.
Tutto questo per una sola uscita. Che spesso dura un paio d’ore, ma richiede giorni di contatti, conferme e coordinamento.
Le difficoltà vere
Spesso ci si scontra con:
– mancanza di guide disponibili in zona,
– assenza di mezzi per trasportare i tandem,
– difficoltà a trovare percorsi adatti,
– pochi volontari stabili su Romano e dintorni.
Organizzare uscite in tandem è bellissimo, ma anche impegnativo. E senza il supporto di più persone, molte uscite restano solo intenzioni.
Serve più partecipazione
Disabilincorsa ha bisogno di:
– guide tandem disponibili anche occasionalmente,
– volontari con furgoni o auto grandi per trasporto mezzi,
– persone che aiutino nella logistica e nella comunicazione.
Anche se non sei sportivo, puoi dare una mano. Basta volerci essere.
Vuoi provare ad aiutare?
Scrivici. Compila il form di presentazione . Ti spiegheremo come funziona, cosa serve, quanto puoi fare.
Anche un impegno minimo può far partire un’uscita rimasta ferma troppo a lungo.
Organizzare uscite in tandem è una delle attività più belle ma anche più complesse di Disabilincorsa. Serve rete, costanza, presenza.
Compila il form di presentazione . Se ci sei, anche una sola volta al mese, puoi cambiare molto.