Da Altopascio  a Valpromaro in 25 km.

Come dicevamo, sono iniziate le tappe toste, quelle che obbligheranno il gruppo a tener duro supportandosi l’un con l’altro nei momenti di stanchezza.

La fortuna vuole che in squadra abbiamo cinque veterani del cammino.

Ettore, classe 1950, sportivo e nominato ormai fotografo del gruppo.

Angelo F., classe 1960, appassionato d’informatica e persona che sa ascoltare il prossimo.

Beniamino e Carlo, vera rivelazione di qquesta edizione. Amici settantenni che danno filo da torcere alle classi più giovani e che, come tutti, amano ridere e scherzare in compagnia.

Fabio, filosofo del gruppo, oggi sessantatreenne,  pensionato, amante di Motor sport, amante di pace  che coglie sempre l’occasione per porgere attenzione e sorrisi anche ai bambini. Si definisce gran somarello e compagno di una maestra che gioca nel cortile più piccola dei suoi scolari.

Per motivi logistici, la tappa di oggi ci obbliga ad attraversare Lucca senza pernottarvi.

Qualche vescica comincia a farsi sentire sui piedi dei nostri pellegrini ma tant’è, anche questo fa parte del gioco.

La temperatura di questa mattina è di 13 gradi. Colazione fatta all’esterno dell’ospitalità. Borracce riempite e zaino in spalla per un’altra giornata che si presenta fantastica.

Alla nostra destra le alpi Apuane ci accompagnano con le loro vette.

per una strada sterrata raggiungiamo l’abitato di Porcari. Nel medioevo il borgo era dotato di un castello del quale rimangono solo pochi ruderi.

Attraversiamo il paese e poco dopo, per pista ciclabile, raggiungiamo Capannori.

A Lucca entriamo da una delle porte delle mura, ben conservate e percorribili, l’entrata è per Porta Elisa e l’uscita per Porta San Donato. Qui c’è il tempo per riposare ed acquistare pizza per tutti.

Dopo la località Ponte San Pietro si prosegue su asfalto poco battuto .

Ancora un po’ di chilometri tra sterrato e saliscendi, ed eccoci alla Casa del Pellegrino di Valpromaro.

Ad accoglierci due fantastiche donne con cui facciamo la foto di gruppo.

Doccia, aperitivo autogestito, cena condivisa e finalmente a letto mentre la stufa emana il suo calore nel salone al piano terra.