L’idea di percorrere la Via degli Dei dal 21 al 26 marzo, è nata mesi fa durante una telefonata tra Micky, operatore di Croce Rossa Italiana sezione Lipomo, e Michele Pavan, presidentissimo storico della Disabilincorsa Onlus.
Il progetto iniziale prevedeva la presenza di Ilaria, professoressa di un istituto superiore della provincia di Como ed un gruppo di suoi alunni che con noi avrebbero condiviso il cammino porgendoci un braccio e facendoci evitare buche ed ostacoli.
Poi è arrivata la burocrazia, scuola ed allunni han dovuto farsi da parte ed eccoci qui, un gruppo anomalo di non vedenti che verranno accompagnati da un gruppo di volontari.
Abbiamo deciso di dar voce a questo bellissimo progetto che sarà raccontato direttamente dai protagonisti che, tempo e mezzi permettendo, ci faranno vivere tappa per tappa, secondo la loro visione, l’esperienza che vivranno nei prossimi giorni.
Qualcuno si chiederà come un non vedente può camminare in montagna.
Non esiste una tecnica “collaudata”. Per quel che ci riguarda, dove il sentiero e lo spazio permettono, camminiamo affiancati alla nostra guida prendendo come riferimento un braccio od una maniglia dello zaino. Dove il percorso è stretto invece ci si mette in colonna e si appoggia una mano allo zaino di chi è davanti.
Sia chiaro, non siamo gli unici, la Via degli Dei è stata più volte percorsa da altri non vedenti che come noi hanno deciso di mettersi in gioco con uno zaino in spalla percorrendo quei 130 chilometri che uniscono Bologna a Firenze.
L’obiettivo della Disabilincorsa Onlus è quello di fare dello sport uno strumento di aggregazione, di solidarietà, di rivincita. Funzioni che la pratica sportiva assolve anche quando si tratta di persone normo-dotate, ma che nel caso di persone disabili diventano ancora più importanti.
Per la gioia di tutti, ad accompagnare il gruppo ci sarà anche Fucsia, una labradorina bionda, cane guida, sempre accanto a Michele e Daniela con un bastone in bocca, gli occhi dolci e pieni di gioia ed una coda sempre in movimento.
