Ne avevamo parlato qualche tempo fa quando Suor Amelia Cerchiari, patron della Casa di Lazzaro di Acquapendente, aveva cancellato la prenotazione di 15 pellegrini. Due cani guida. Sono loro i “responsabili” della cancellazione della prenotazione all’ostello di Acquapendente, in provincia di Viterbo. La solerte suor Amelia ha scritto una email al presidente della onlus Disabilincorsa, spiegando in modo molto sbrigativo che i cani non sono ammessi. Quindi tutto il gruppo di 15 persone (sette non vedenti con le loro guide) si è trovato “cancellato”.
In Italia esiste una legge precisa volta a riconoscere e tutelare i cani guida, che sono indubbiamente un ausilio indispensabile per le persone non vedenti. La normativa, dunque, garantisce l’accesso di questi animali ad ogni luogo pubblico, pena sanzioni qualora venisse impedito. Eppure Michele Pavan, presidente dell’Associazione Disabilincorsa Onlus, ha vissuto una spiacevole disavventura.
La suora: “Buongiorno, mi dispiace ma non accettiamo la presenza di cani per nessun motivo. Mi vedo costretta ad annullare la vostra prenotazione. Buon cammino. Sr. Amelia”
A nulla sono servite le precisazioni di Michele Pavan riguardanti il ruolo di accompagnatore del cane, compagno di vita dei non vedenti, perché la religiosa ha insistito nel negare il pernotto presso la sua struttura. Non ha esordito alcun riscontro positivo neppure l’incontro svoltosi mercoledì scorso ad Acquapendente, Suor Amelia è stata irremovibile: “Se un cieco si presenta solo col suo cane lo faccio entrare altrimenti se con lui o lei c’è anche un amico od amica, io non li accetto”.
Abbiamo saputo da fonti esterne che Suor Amelia ha paura dei cani e questo va rispettato ma, come ovvio, non possiamo mettere sul piatto la sua paura contro il rispetto, l’indipendenza e la dignità dei disabili visivi.
Da parte dell’Associazione Disabilincorsa e del gruppo di pellegrini che avrebbe dovuto sostare presso l’accoglienza di Acquapendente c’è ulteriore amarezza perché sono stati rimossi molti post da gruppi Facebook come a nascondere, proteggere od insabbiare l’accaduto.
La cosa sorprendente è che una delegazione di ciechi è stata accolta da Papa Francesco con ben 50 cani guida, al fine di celebrare la giornata dedicata proprio a questi leali amici a 4 zampe.
Ringraziamo tutti gli Amici che ci hanno supportato e continueranno a farlo ed invitiamo tutti a condividere ed informare perché non è giusto nascondere.
Invitiamo associazioni e media a contattarci e ci farebbe veramente piacere incontrarvi, tutti, durante il nostro cammino intitolato “Via Francigena contromano e contro i pregiudizi“.